Detesti l’idea di dover mettere l’apparecchio? Hai mai pensato all’alternativa invisibile?
Scopri i vantaggi di questa tecnica innovativa, l’unica che si adatta davvero ai ritmi della tua vita!
L’apparecchio invisibile funziona davvero? Cosa lo differenzia da quello tradizionale? E quali difetti di masticazione può risolvere?
L’ortodonzia invisibile ha fatto, nel tempo, molteplici passi in avanti e attualmente può ovviare a numerosi problemi di disallineamento, anche molto gravi. Gli scettici, però, sono ancora molti: normalmente, si pensa alle mascherine trasparenti come rimedio per leggeri casi di spostamento dentale.
Abbiamo pensato quindi di riassumere le problematiche che si possono risolvere scegliendo Invisalign per farti capire se questo risulta essere il trattamento più adatto alle tue esigenze.
Cos’è INVISALIGN
Prima di cominciare a elencare le situazioni di disallineamento che si possono trattare con Invisalign è utile capire cos’è e come funziona.
Invisalign è una tecnica ortodontica che consente l’allineamento dei denti in modo quasi invisibile. Avvalendosi di una tecnologia di imaging digitale 3D, può mostrare il piano di trattamento completo, dalla posizione iniziale dei denti fino a quella finale desiderata. In seguito, viene realizzata una serie di aligner personalizzati in base al sorriso di partenza, per il relativo spostamento graduale.
Ciascun aligner viene indossato per circa due settimane prima della sostituzione con la serie successiva, finché non si raggiunge la posizione finale stabilita. I tempi di trattamento variano in base alle esigenze specifiche e vengono determinati dal dentista.
I vantaggi di Invisalign
Questo trattamento di ortodonzia presenta grandi vantaggi rispetto ai classici ferretti:
–È trasparente quindi più estetico.
-È personalizzato in base alle caratteristiche e alle necessità.
–È comodo e sicuro.
–È rimovibile, migliorando l’igiene e quindi la salute.
–Riduce il rischio di carie rispetto ad altri apparecchi dentali.
Apparecchio invisibile: che problemi può risolvere?
Dalla disposizione dei denti all’allineamento delle arcate, le mascherine trasparenti sono in grado di donare un sorriso bello e sano.
Ogni trattamento, e ogni mascherina, sono unici e progettati direttamente per il paziente. In questo modo ognuno troverà la soluzione al suo problema.
Grazie alla sua tecnologia avanzata, Invisalign è in grado di trattare un’ampia gamma di problemi dentali e ortodontici, a partire da movimenti dentali di lieve entità fino a casi più complessi. Tra questi:
– la disposizione dentale: sia nel caso di affollamento dentale, quando cioè lo spazio disponibile nell’arcata non è sufficiente per alloggiare tutti i denti in modo adeguato e questi si sovrappongono, sia nel caso opposto di eccessivo spazio a disposizione nell’arcata, quando tra i denti compare una spaziatura eccessiva (diastemi)
–la disposizione delle arcate: nel caso in cui le arcate, superiore e inferiore siano disallineate e uno o più denti superiori “contattino” nella parte interna dei denti inferiori (morso crociato).
-anche nel caso di morso profondo o morso inverso, gli aligner Invisalign possono risolvere il problema riportando le arcate alla giusta posizione.
Pensi che il tuo problema rientri tra questi? Vuoi parlare con un nostro specialista Invisalign?
Contattaci allo 0371 410692. Saremo felici di rispondere a tutte le tue domande!
More
Quando spuntano i primi dentini?
Il primo dentino tipicamente spunta intorno ai sei mesi, ma c’è chi lo mette già a quattro mesi e mezzo e chi, invece, non ne ha neppure uno a un anno. Di solito le mamme e i papà si preoccupano per un ritardo di eruzione, non per un anticipo: ma in un caso o nell’altro, non c’è da preoccuparsi perché la nascita dei denti è scritta nel nostro codice genetico e può esserci una grande variabilità tra bimbo/a e bimbo/a.
Solitamente, quando i dentini spuntano si osserva una maggiore salivazione e la tendenza a mettere tutto in bocca: sono sintomi locali tipici dell’eruzione. E oggi in farmacia si trovano tanti giochini da mordere (da tenere in freezer) per alleviare un po’ il fastidio.
Nel periodo in cui stanno erompendo i denti, si tende ad attribuire qualsiasi forma di malessere del bambino alla dentizione. Ma non ci sono evidenze scientifiche che collegano la comparsa dei primi dentini alla febbre, alla diarrea.
Quanti sono i denti da latte?
Sono 20 e spuntano gradualmente, dai 6 mesi ai due anni e mezzo (anche in questo caso ricordiamo che può esserci una grande variabilità tra bimbo e bimbo). L’ultimo a spuntare è il secondo molaretto.
Quando iniziare a lavare i denti?
Subito. Fin dalla comparsa del primo dentino. Con spazzolini adeguati: se ne trovano diversi in farmacia adatti a questa età. Fino ai due anni non serve usare il dentifricio, ma è sufficiente spazzolare a secco. Poi si raccomanda l’uso di un dentifricio al fluoro (all’inizio la quantità di dentifricio deve essere pari a un pisello surgelato) dato che le ultime linee guida nazionali non indicano più la somministrazione di fluoro per via sistemica (in altre parole, le pasticche di fluoro) ma per via topica, per prevenire la formazione della carie.
È importante curare fin dall’inizio l’igiene orale per evitare la formazione della placca e il ristagno di batteri cariogeni in bocca. Ed è importante che i bambini e le bambine familiarizzino con un gesto che deve diventare una sana abitudine quotidiana, da ripetere più volte nel corso della giornata, dopo i pasti.
Inizialmente, quindi, l’appuntamento con lo spazzolino dovrebbe essere un piacevole momento condiviso con la mamma o con il papà, da accompagnare per esempio con canzoncine e filastrocche: “laviamo lo sporchino dal dentino…”.
Per la salute orale dei bambini sarebbe altresì importante evitare di passare, accidentalmente, i batteri cariogeni dalla propria bocca a quella dei bambini: quindi no all’abitudine di mettere in bocca il ciuccio, se è caduto a terra, prima di darlo al bimbo; e no all’abitudine di assaggiare il cibo con lo stesso cucchiaio con cui poi lo si darà a (o mangerà) lui o lei.
Quando cominciano a cadere?
I primi denti da latte a cadere sono gli incisivi inferiori centrali, tipicamente intorno a sei anni. Ma ad alcuni bambini (precoci) cadono già a cinque mentre ad altri (tardivi) a sette anni.
Poi, dalla caduta del dente da latte, possono passare anche dei mesi prima che compaia il dente permanente, soprattutto nel caso degli incisivi laterali superiori, e dei canini superiori… In questa fascia di età, oltre ad iniziare la permuta dei denti, compare il primo molare permanente, che spesso viene scambiato per un dente da latte. Attenzione: spesso è il primo dente che si caria. Lavatelo bene.
Meglio lo spazzolino elettrico o manuale?
Lo spazzolino manuale va benissimo. Iniziate a lavare i dentini con quello manuale poi sarà il dentista a consigliare uno o l’altro. Un consiglio: almeno fino agli 8 anni, la sera spazzolate prima voi a secco (senza dentifricio) i denti dei vostri figli arrivando, scrupolosamente, ai denti posteriori. Perché a quell’età non sanno ancora eseguire quei movimenti fini che consentono di spazzolare adeguatamente tutta la dentatura. Poi lasciate che facciano da soli: mettendo un po’ di dentifricio al fluoro sullo spazzolino.
Quando fare la prima visita dal dentista?
Si consiglia la prima visita dal dentista pediatrico intorno ai due anni e poi di ripetere i controlli ogni sei mesi. Sarà in ogni caso il proprio dentista a dare le successive indicazioni per un adeguato monitoraggio della salute orale del bambino.
Quando mettere l’apparecchio?
I regolari controlli dal dentista pediatrico sono importanti proprio per intercettare tempestivamente eventuali problemi e intervenire di conseguenza: dalla necessità di una maggiore e più puntuale igiene orale per prevenire le carie, all’apparecchio per risolvere problemi di malaocclusione, morso inverso, incrociato, aperto, affollamento (denti storti)…
L’età in cui mettere l’apparecchio ortodontico dipende dal difetto, perché alcuni vanno trattati precocemente, anche a cinque anni, nel caso di altri difetti ortodontici invece si preferisce intervenire più avanti negli anni (a 12-13 anni).
Cosa fare se digrigna i denti?
Il bruxismo, come il sonnambulismo, è considerato normale fino a sei-sette anni: nel 90% dei casi infatti l’abitudine di digrignare i denti durante la notte sparisce con la crescita. Dopo questa età, una visita ortodontica può valutare eventuali problemi di malaocclusione che possono provocare questo disturbo e, di conseguenza, può essere utile per identificare quali interventi adottare.
More
“Tutti amano un bel sorriso nuovo, ma molti vi rinunciano a causa della scomodità e dell’anti-esteticità dell’apparecchiatura ortodontica. Negli anni abbiamo provato diverse soluzioni, attacchi di ceramica e apparecchiature linguali, senza però raggiungere il comfort e invisibilità soddisfacenti. Per questo appena è stato possibile utilizzarlo in Italia, sono cominciati i primi trattamenti con gli allineatori invisibili Invisalign.
La terapia ortodontica con invisalign è una trattamento che consente di allineare i denti e correggere le malocclusioni con un apparecchio removibile anzichè con il classico apparecchio fisso.
A causa delle sempre maggiori richieste estetiche dei pazienti, è stata sviluppata in USA a inizio degli anni 2000 una tecnica che consente di spostare i denti con delle mascherine personalizzate, removibili e trasparenti.
Il processo consiste nell’inviare alla sede invisalign le impronte della bocca del paziente e le foto. Le impronte verranno scansionate e si creerà una simulazione a computer della bocca del paziente. Questa simulazione viene inviata all’ortodontista che esegue tutti gli spostamenti necessari. Invisalign produrrà quindi gli allineatori sequenziali ovvero una serie di mascherine che spostano progressivamente i denti in modo confortevole,semplice e vantaggioso esteticamente cosi da evitare apparecchiature fisse.
Il paziente si sottoporrà a dei controlli ortodontici periodici dove l’ ortodontista potrà controllare come procede la terapia.
È anche possibile visualizzare tramite computer una simulazione dello spostamento dei denti nel corso della terapia (clincheck) e condividere con l ‘ortodontista i propri dubbi e desideri.
Invisalign consente di aver numerosi vantaggi: estetica, facilità nell igiene orale, nessun cambiamento delle abitudini alimentari, nessun distacco di brackets o archi, comfort, nessun rischio di allergie.
Presso lo studio è disponibile un ortodontista certificato invisalign Platinum Provider (ovvero che ha maturato una esperienza molto approfondita nel corso degli anni con la tecnica).
Invisalign ha un brevetto che protegge il software clinckech e il materiale con cui sono fatti gli aligner.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del’apparecchiatura Invisalign rispetto ai tradizionali “ferrettini” di metallo?
Il successo di questa nuova apparecchiatura rispetto a quella tradizionale fissa è legata a diversi fattori.
— L’estetica. Le mascherine Invisalign sono nella stragrande maggioranza dei casi veramente invisibili e negli altri casi sono almeno molto poco visibili.
— L’igiene orale. La pulizia dei denti è difficile da eseguire con i ferretti attaccati ai denti, mentre con le mascherine Invisalign il problema non si pone, visto che i denti vengono lavati dopo aver rimosso le stesse.
— Nessun cambiamento nelle abitudini alimentari. Visto che a tavola le mascherine vengono rimosse per masticare, non esistono come per la fissa dei cibi da evitare durante il trattamento.
— Assenza di emergenze. Non vi è il rischio che si stacchi o si rompa o punga qualcosa come con la fissa.
— E’ rimovibile. Questo vuol dire che se una volta ogni tanto vi è un avvenimento in cui ci si sente più a proprio agio senza, si può togliere e poi riprendere a portarla.
Di contro si sente dire che però Invisalign è cara e che il trattamento è più lento rispetto a quello con la fissa. Nella nostra esperienza la durata è similare e per quanto riguarda il costo è inferiore rispetto a quello dell’apparecchio fisso.
Il mio punto di vista è che l’unico vero svantaggio di Invisalign stia nel fatto che l’apparecchiatura sia rimovibile e venga messa e tolta a discrezione dal paziente. L’indicazione è di portarla sempre e di toglierla solo per mangiare e per lavarsi i denti per un totale di 20-22 ore al giorno. Sgarrare ogni tanto una serata ci sta e non crea problemi al trattamento, ma se sistematicamente viene portata meno del previsto, non potrà funzionare.
Invisalign e’ disponibile pr adulti ma anche per adolescenti.
Prenota una visita Presso lo studio per valutare come è possibile procedere.
More
Con il termine bruxismo si intende quel disturbo che porta a digrignare i denti, spesso durante la notte o in situazioni di particolare stress. Il bruxismo è considerata una para funzione, ovvero un movimento non finalizzato ad uno scopo e viene creato dalla contrazione della muscolatura masticatoria per 5-10 secondi a volta.
Il bruxismo può produrre alterazioni importanti sia ai denti che ai loro tessuti di supporto.
Pur non essendoci una terapia specifica per curare questa patologia per prevenire i danni si utilizzano dei dispositivi medici su misura chiamati bite. Apparecchi che si devono considerare con attenzione.
Se da una parte il bite è un insostituibile strumento a disposizione del dentista per curare una patologia, dall’altro può creare, se non adeguatamente realizzato ed adattato dal dentista, problemi di masticazioni anche irreversibili.
I bite possono essere indicati per diverse patologie quali: i disordini temporo-mandibolari, le parafunzioni (es. digrignamento dei denti), i dolori a livello dei muscoli elevatori della mandibola e del collo, il blocco articolare (locking) e le patologie degenerative artrosiche.
Queste condizioni possono essere presenti singolarmente, oppure variamente sovrapposte ed interconnesse fra loro, richiedendo un approccio multidisciplinare dell’odontoiatra-gnatologo, dell’ortodontista, del fisioterapista, dello psicologo, del protesista.
Considerando che un bite può curare una serie di patologie è fondamentale la diagnosi (clinica e strumentale) da parte del dentista. Una diagnosi scorretta o ancora peggio un utilizzo autonomo dei bite potrebbe modificare i sintomi rendendo più complessa la diagnosi: in taluni casi aggravare la patologia in atto o anche provocare l’insorgenza di patologie gengivali. Per queste ragioni si sconsigliano i pazienti dall’utilizzare soluzioni alternative fai da te, bensì a rivolgersi al proprio dentista di fiducia.
LO SAPEVI CHE…..
Se un otturazione è diventata scura può essere indice di infiltrazione o che abbia assorbito alimenti. In ogni caso è un segnale da non trascurare e necessità una imminente visita dal proprio dentista per verificare la situazione.
new dental
More
Benvenuti nel ventunesimo secolo!
Un’occhiatina al calendario lo sappiamo l’avete data tutti ma il nostro entusiasmo é riferito a quante nuove possibilità terapeutiche oggi, nel XXI secolo appunto, sono divenute nella professione odontoiatrica il nostro lavoro quotidiano.
Citava Henry Ford, fondatore dell’omonimo marchio automobilistico, “non esiste vero progresso se non è alla portata di tutti”; oggi varcando la soglia dello studio odontoiatrico i nostri pazienti, come abbiamo avuto modo di raccontare qualche tempo fa, possono reintegrare la loro dentatura velocemente ed efficacemente usufruendo di nuove radici in titanio assolutamente affidabili, anche progettando la terapia implanto-protesica virtualmente attraverso le loro immagini radiografiche digitalizzate.
Anche in campo ortodontico (l’ortodonzia è la specialità che si occupa del riallineamento dei denti) la progettazione computerizzata del trattamento e lo svolgimento virtuale in 3d dello stesso, prima che venga messo in atto, ci ha permesso di affiancare alla terapia ortodontica con “l’apparecchio fisso”, da sempre poco amata dal paziente per lo scarso comfort e l’indiscutibile inestetismo, la messa in opera di una serie di allineatori trasparenti (mascherine) che sono in sequenza in grado di muovere delicatamente i denti verso la posizione progettata.
Queste mascherine sono quasi invisibili perché trasparenti e molto confortevoli, inoltre possono essere rimosse dal paziente in qualsiasi momento per mangiare, lavarsi i denti o in occasioni sociali; certo è che più tempo si indossano più veloci saranno i risultati!
Per concludere, non manca molto affinché le impronte dei denti usate in protesi e in ortodonzia lasceranno il passo a scanner, penne ottiche che “fotograferanno” la nostra bocca, riproducendola fedelmente in 3d.
Dott Enrico Gerli

More